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Verso le Fonti Sulfuree

Itinerario breve ma interessante, ai piedi delle prime colline dell'Oltrepo Pavese in una splendida giornata invernale di sole. Il dislivello è decisamente poco, meno di 300 metri su circa 36 km da percorrere tra asfalto e sterrato. 


Partiti da Voghera, centro urbano principale ai piedi delle colline, superiamo lo Staffora oramai giunto al termine della sua corsa per diriegrci verso strade sterrate di facile percorrenza che ci portano fino a Codevilla. Usciamo dal paese seguendo la tranquilla Strada alle Fonti costeggiando lungo le sue curve il Torrente Luria attraversando campi e boschi godiamo del piacevole panorama che si apre sulle prime colline davanti a noi.

Continuiamo sul sentiero pedalando rasenti al Monte Calvo superando prima Garlassolo di Sopra e Garlazzolo di Sotto scendendo lungo una tarnquilla strada asfaltata sino a Retorbido.

 

Da qui è possibile optare per attraversare il paese per entrare nella Greenway Voghera-Varzi oppure, come abbiamo fatto, prenderla "larga" salendo verso Nord quasi fino a Voghera per poi ridiscendere su strade adiacenti lo Staffora ed entrando nella Varzi Voghera fino a Rivanazzano Terme. La piacevole Greenway riprende il percorso della vecchia ferrovia che univa Varzi a Voghera offrendo la possibilità di pedalare (o camminare) su sfondo asfaltato in tutta tranquillità.


 

Asfalto che abbandoniamo una volta superato Rivanazzano Terme per salire verso Voghera questa volta lungo i sentieri, sfiliamo accanto all'Aeroporto Voghera Rivanazzano e sempre lungo i sentieri torniamo a Voghera, da dove siamo partiti per questo breve e piacevole itinerario che la stagione e la neve ha reso veramente particolare.

L’Eremo di San Ponzo

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L'Eremo di San Ponzo rappresenta uno dei luoghi più carichi di fascino e storia dell'Oltrepo Pavese.

Questo itinerario parte Ponte Nizza da dove è possibile percorrere in tutta tranquillità la ciclabile che si trova tra la strada e il torrente Staffora, che attraversiamo in corrispondenza del bivio per San Ponzo Semola, un bellissimo e silenzioso borgo fatto di case in pietra molto ben tenute e piccole stradine.

Lasciamoci alle spalle il pittoresco paesino e pedalando acanto il Torrente Semola ci addentriamo nel bosco e cominciamo la nostra salita nè troppo impegnativa nè eccessivamente lunga. Dal momento che i sentieri da poter percorrere sono diversi ed alcuni utilizzati come pista di discesa in mountain bike prestate particolare attenzione in fase di preparazione dell'itinerario su quale strada intendiate percorrere, sono comunque ben indicate con cartellonistica colorata.

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Quale sia il sentiero che abbiate deciso di percorrere la meta principale sono le Grotte e l'Eremo del Santo qui vissuto nel III secolo d.C., il quale prese a dimorare in una serie di grotte naturali scavate nell'arenaria fino al suo martirio, decapitato nelle persecuzioni anticristiane.

All'interno delle grotte, da tempo meta di pellegrinaggi, è stata costruita una piccola cappella dedicata al Santo; un luogo carico di fascino e spiritualità, dove poter lasciare, anche per un momento, le ansie e le preoccupazioni fuori dalla porta. 

Adiacenti alla grotta e alla cappella trova spazio, oltre ad un'area picnic, un bellissimo bosco, dominato dal Grande Vecchio, così chiamato per i quasi 4 secoli di età che una targhetta adiacente ci informa della sua età

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Per chi è appassionato di storia, specialmente quella molto antica, è possibile visitare i siti archeologici che hanno permesso di testimoniare la presenza umana nella zona, adatta per la sua posizione sopraelevata al controllo del bestiame e alla difesa dalle razzie, sin dal Neolitico.

A dir la verità però, oltre qualche malconcio cartello informativo, i siti si presentano sporchi di materiale di età decisamente posteriore a quella della pietra...

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Da un punto di vista del paesaggio, tappa obbligata è una visita al Monte Vallassa. Uno stretto ma percorribile sentiero porta infatti ad un vero e proprio terrazzo di arenaria con vista mozzafiato. 

Gli affioramenti rocciosi della zona sono noti per la presenza di fossili marini, a indicare la presenza, in tempi remoti, del mare in queste terre.

Segnaliamo oltre il vicino Osservatorio Astronomico, molto attivo sul lato degli eventi con un calendario sempre fitto di iniziative interessanti.

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Quando decidiamo di lasciare la montagna per ridiscendere nella valle abbiamo a disposizione diverse strade. Come ricordato sopra, alcune sono pensate per le mountain bike, sconsigliate a chi si muove a piedi o cerca una discesa più tranquilla e senza troppi problemi. Ancora una volta, controllate sempre l'itinerario a casa prima di salire.

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